Mental health is defined by the WHO as 'a state of well-being in which each individual can realise his or her potential, cope with the normal stresses of life, work productively and fruitfully, and make a contribution to his or her community'.
It is estimated that 4.7% and 7.3% of the global population suffer from depression or anxiety, respectively. Since social media is a growing phenomenon, and now part of our daily reality, the scientific world is studying the effects it can have on the mental health of individuals.
On the one hand, social networks can have positive effects on mental health, creating in the subject a sense of belonging (social connection), allowing one to maintain or make new friends, express one's thoughts, feelings and identity, and thus being associated with an increase in self-esteem and satisfaction. From this point of view, social media may acquire a protective role in alleviating depressive symptoms. Moreover, following profiles that convey positive thoughts and energy can also have a beneficial effect on an individual's mental health. In fact, some studies have shown that the subject can be unconsciously influenced by the language and message contained in the posts with the transmission of positive or negative emotions through a real emotional contagion.
On the other hand, it is now known that the use of social platforms can have a detrimental effect on the psychological well-being of users. In particular, excessive or inappropriate use of social networks can increase or cause depressive, anxiety or stress symptoms. Females are generally more prone to social abuse than males. Above all, passive activity such as scrolling through other people's posts is more associated with depression than active use of social media, producing one's own content.
I think we are all aware of the bombardment of images and content that show perfect and unrealistic lives; this, of course, can cause some people to feel dissatisfied with their own lives, and a lot of pressure to create a stereotypical image of themselves corresponding to what we would like others to see in us, and in order to increase our popularity.
The same comparing ourselves, in a negative way, to people we see on social networks can increase the phenomenon of brooding, increasing the risk of depressive symptoms. In fact, the same people who suffer from depression tend to compare themselves to others in a negative way, considering themselves more unhappy, or inferior, to them. Excessive use also affects a real, face-to-face connection with other people, which can have a positive effect on mental health, as man is known to be a social animal.
This is why it is important to always make a moderate and well-balanced use of social platforms and to carve out moments in each day when we do not access social networks and, in general, the telephone, in order to reconnect with ourselves and with what really surrounds us.
IT: La salute mentale viene definita dall'OMS come "uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità".
Si stima che rispettivamente il 4.7% ed il 7.3% della popolazione globale soffra di depressione o ansia. Dal momento che i social media sono un fenomeno, seppur recente, in continua crescita, ed ormai parte della realtà quotidiana di tutti noi, il mondo scientifico sta studiando gli effetti che questi possono avere sulla salute mentale degli individui.
Da una parte, i social network possono sortire effetti positivi sulla salute mentale, creando, nel soggetto, un senso di appartenenza (connessione sociale), permettendo di mantenere o fare nuove amicizie, esprimere i propri pensieri, sentimenti e la propria identità, ed associandosi quindi, ad un incremento dell'autostima e della soddisfazione che si prova. Da questo punto di vista, i social media possono acquisire un ruolo protettivo nell'attenuare la sintomatologia depressiva. Inoltre anche seguire profili che trasmettono pensieri ed energia positiva può avere effetto benefico sulla salute mentale dell'individuo. Da alcuni studi infatti, è emerso che il soggetto può essere inconsciamente influenzato dal linguaggio e dal messaggio contenuto nei post con trasmissione di emozioni positive o negative tramite un vero e proprio contagio emotivo.
Dall'altra parte, è ormai noto che l'utilizzo di piattaforme social può avere un effetto dannoso sul benessere psicologico degli utenti. In particolare, l'uso eccessivo o inappropriato dei social può aumentare o causare sintomatologia depressiva, ansiosa o da stress. Le femmine sono in generale più soggette ad un abuso dei social rispetto ai maschi. Soprattutto, un'attività passiva come scorrere i post altrui è maggiormente associata alla depressione rispetto ad un uso attivo del social, producendo contenuti propri.
Penso che tutti noi siamo consapevoli del bombardamento di immagini e contenuti che mostrano vite perfette e non realistiche; questo, ovviamente, può sortire su alcune persone un sentimento di insoddisfazione nei riguardi della propria vita, e molta pressione al fine di creare un'immagine stereotipata di sé stessi corrispondente a ciò che vorremmo vedessero gli altri in noi, ed in modo da accrescere la nostra popolarità.
Lo stesso paragonarsi, in modo negativo, alle persone che vediamo sui social network, può incrementare il fenomeno del rimuginio, aumentando il rischio di sintomatologia depressiva. Le stessa persone che soffrono di depressione, infatti, tendono a paragonarsi agli altri in modo negativo, considerandosi più infelici, o inferiori, ad essi. Un utilizzo eccessivo inoltre, va ad inficiare su una reale connessione, faccia a faccia, con altre persone, che invece può avere un effetto positivo sulla salute mentale, essendo l'uomo, come si sa, un animale sociale.
Per questo è importante fare sempre un uso moderato e ben bilanciato delle piattaforme social e ritagliarsi momenti in ogni giornata in cui non si accede ai social ed, in generale, al telefono, in modo da riconnetterci con noi stessi e con ciò che realmente ci circonda.
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