Letter to my best friend

When I think about it, I smile at the fact that you were not my active choice, you just happened to me. One day I didn't have a dog, and the next one, I came back from a trip and found a little bundle that looked like it was loaded with duracel batteries at home, all buzzing and smelly. It was love at first sight and, while I had never felt the need of a dog before (the death of the rabbit alone had traumatised me), I found myself wondering how I had managed to live 16 years without a four-legged best friend. And if it was not a choice for you to come into my life, I chose to dedicate myself to you. Ours was a relationship built day by day, and day by day, you became more and more mine, despite the fact that it was my sister who had smuggled you home to our parents. To say that you taught me to love unconditionally would be trite, albeit true, and would be too little. You taught me that the most beautiful things in life happen, but then, you have to choose how much and how to invest in them to build a true relationship. You taught me the meaning of home, to never feel lonely because, despite all the bad things that can happen in a day, let alone in a lifetime, I knew that once I crossed your threshold I would just have to see you, smell you (mmmm what a nice scent) and spend a few hours on the couch with you to cheer myself up and who cares about hair. You taught me how to take care of someone totally dependent on me, how to be sweet, how to be attentive, how to be creative (e.g. in teaching you how to walk down the stairs with puppets), how to put someone else's interests before my own, and how to recognise good people (the ones who loved you of course), you helped me to find love and even to share you a little with someone else. You made me long for family, for evenings on the couch with you, Leo and a possible brother/sister. Now that I am touching what a life without you is like, I still feel a physical pain just thinking about it. Teach me to let you go, to not be selfish and to be content with these wonderful years you have given me because I am too much of a coward to do it alone.

Yours Forever

Giulia

IT: Se ci penso mi viene da sorridere al fatto che non sei stato frutto di una mia scelta attiva, sei semplicemente capitato. Un giorno non avevo un cane e quello dopo sono tornata da un viaggio e ho trovato un fagottino che sembrava caricato con la pila duracel a casa, tutto ronfi e puzzette. È stato amore a prima vista e se prima non avevo mai sentito l’esigenza di un cane (già solo la morte del coniglio mi aveva traumatizzata), mi ritrovavo a chiedermi come avessi fatto a vivere 16 anni senza un migliore amico peloso. E se non è stata una scelta che entrassi nella mia vita, ho scelto di dedicarti me stessa. Il nostro è stato un rapporto costruito giorno dopo giorno e giorno dopo giorno sei diventato sempre più mio, nonostante fosse stata mia sorella a portarti di nascosto dai genitori a casa. Dire che mi hai insegnato ad amare incondizionatamente sarebbe banale, seppur vero, e sarebbe troppo poco. Mi hai insegnato che le cose più belle nella

Vita capitano ma poi devi scegliere tu quanto e come investirci per costruire un vero rapporto. Mi hai insegnato il significato di casa, a non sentirmi mai sola perché, nonostante tutte le cose brutte che possono succedere in una giornata, figuriamoci in una vita, sapevo che una volta varcata la soglia di casa mi sarebbe bastato vederti, odorarti (mmmm che profumino) e passare qualche ora sul divano con te a tirarmi su il morale e chissenefrega dei peli. Mi hai insegnato a prendermi cura di qualcuno totalmente dipendente da me, ad essere dolce, ad essere attenta, ad essere creativa (per esempio nell’insegnarti a scendere le scale con i pupazzi), a mettere gli interessi di qualcun altro prima dei miei e a riconoscere le persone buone (quelle che ti amavano ovviamente), mi hai aiutato a trovare l’amore e anche a condividerti un po’ con qualcun altro. Mi hai fatto venire voglia di famiglia, di serate sul divano con te, Leo e un possibile fratello/sorella. Ora che sto toccando con mano come potrebbe essere una vita senza te, provo un dolore fisico solo a pensarci. Insegnami a lasciarti andare, a non essere egoista e ad accontentarmi di questi anni meravigliosi che mi hai regalato perché io sono troppo codarda per farlo da sola.

Tua per sempre

Giulia