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Gentle Parenting

Il gentle parenting è emerso come una risposta alle pratiche genitoriali più tradizionali e punitive, evolvendosi attraverso il contributo di diversi autori e ricercatori che hanno messo in luce l'importanza di un approccio più rispettoso e empatico alla genitorialità.

Basti pensare alla teoria dell'attaccamento, che evidenzia quanto sia cruciale per i bambini sviluppare legami sicuri e affettuosi con i loro caregiver principali.

Ogni individuo infatti, inclusi i bambini, ha un potenziale innato per la crescita e il benessere, che può essere realizzato in un ambiente di accettazione e empatia incondizionate.

Il gentle parenting continua ad evolversi, con l’aumentate delle ricerche che supportano i benefici di questo approccio e viene adottato

da sempre più genitori e educatori, affermandosi come una pratica fondamentale per crescere bambini felici, sicuri e rispettosi.


Vediamo i principi e pilastri che stanno alla base di questo approccio alla Genitorialità sempre più diffuso:


1) DISCIPLINA POSITIVA: L’insegnamento in questo caso avviene tramite l’utilizzo del rinforzo positivo e della guida gentile.

L'obiettivo è aiutare i bambini a comprendere le conseguenze delle loro azioni e a sviluppare l'autodisciplina, piuttosto che semplicemente obbedire per paura della punizione, maggiormente utilizzata dalla disciplina tradizionale.


2) COMUNICAZIONE APERTA: Un elemento essenziale è rappresentato dalla comunicazione aperta e sincera tra genitori e figli.

Questo significa ascoltare attivamente i bambini, riconoscere e validare i loro sentimenti e rispondere ad essi in modo empatico. Una comunicazione efficace costruisce la fiducia e promuove una relazione sana e forte


3) EMPATIA: L'approccio empatico si basa sulla comprensione e condivisione dei sentimenti del bambino, imparando a mettersi nei loro panni e a vedere il mondo attraverso i loro occhi. In questo modo si rafforza il legame emotivo tra genitore e figlio, e si aiutano i bambini a sviluppare la loro capacità di empatia e comprensione verso gli altri.


LIMITI E CONFINI NEL GENTLE PARENTING


Molte persone fraintendono il gentle parenting come eccessivamente permissiva, in cui i bambini non hanno regole o limiti.

Tuttavia, la vera genitorialità gentile dà la priorità ai confini come forma di amore e di guida.

I bambini prosperano quando sanno cosa ci si aspetta da loro e si sentono al sicuro quando i confini sono chiari e coerenti.

Invece di controllare i bambini con la paura, la genitorialità gentile insegna l'autodisciplina stabilendo confini fermi ma gentili che aiutano i bambini a sviluppare responsabilità, rispetto e autoregolazione


I limiti non servono a limitare i bambini, ma ad aiutarli a capire come muoversi nel mondo in modo sicuro e rispettoso. Ecco perché sono così importanti: i limiti creano sicurezza

Quando i bambini sanno cosa aspettarsi, si sentono al sicuro.

Regole chiare eliminano la confusione e l'ansia.

I limiti insegnano l'autocontrollo I bambini imparano a regolare le proprie emozioni e azioni.

Cominciano a capire le conseguenze in modo naturale.

I limiti favoriscono il rispetto Il rispetto delle regole porta al rispetto delle persone. I bambini imparano che anche gli altri hanno esigenze e limiti. I limiti preparano i bambini al mondo reale

La vita ha regole, responsabilità e aspettative.

Insegnare precocemente i limiti aiuta i bambini ad adattarsi alla scuola, al lavoro e alle relazioni.


Vediamo come stabilire limiti in modo gentile ma fermo:


1) ESSERE CHIARI E SPECIFICI: I bambini hanno bisogno di regole semplici e concrete che possano capire.

Invece di istruzioni vaghe come "Fai il bravo", proviamo:

❌ "Smettila di fare il birichino!". → ✅ "Quando giochiamo usiamo mani delicate".

❌ "Comportati bene a cena". → ✅ "Stiamo seduti a tavola finché non abbiamo finito di mangiare".

Usare un linguaggio positivo ogni volta che è possibile. Invece di "Non correre", possiamo dire "Camminiamo in casa".


2) ADATTARE LE PROPRIE ASPETTATIVE ALL’ETÀ DEL BAMBINO: I bambini piccoli stanno ancora sviluppando il controllo degli impulsi. La definizione di aspettative non realistiche porta alla frustrazione, sia nostra che loro. Dobbiamo avere ben chiari i limiti dell’eta del nostro bambino.


3) RIMANERE EMPATICI: Invece di pretendere l'obbedienza incondizionata, spieghiamo il motivo della regola in modo comprensibile per il bambino. Esempi: "Non posso farti mangiare caramelle prima di cena perché voglio che tu faccia prima un pasto sano. Dopo potrai mangiare un dolcetto". "Capisco che non vuoi andare a letto, ma il tuo corpo ha bisogno di riposo per crescere e sentirsi bene domani".


E SE NON FUNZIONA?

E di sicuro capiterà perché nessun bambino segue perfettamente le regole, seppur spiegate in modo empatico e con tutta la gentilezza possibile. Mettere alla prova i limiti dei genitori è una parte normale della crescita.


Ecco come gestire la resistenza con calma ed efficacia:


1) Offrire scelte limitate: dare la possibilità di scegliere aiuta i bambini a sentirsi in controllo pur rispettando la regola.

❌ "Mettiti le scarpe adesso!" → ✅ "Vuoi mettere le scarpe rosse o quelle blu?".

❌ "Devi mangiare le verdure". → ✅ "Oggi vuoi i broccoli o le carote?".


2) Validare i loro sentimenti: spesso i bambini si oppongono alle regole perché si sentono inascoltati o non compresi. Una semplice convalida può far scoppiare le lotte di potere.

❌ "Smettila di piagnucolare!" → ✅ "So che vuoi davvero giocare di più. È difficile fermarsi quando ci si diverte".

❌ "Perché l'ho detto io". → ✅ "Capisco che non vuoi andartene, ma è ora di andare. Vuoi camminare o vuoi che ti porti in braccio?".


3) Rimanere calmi e coerenti: i bambini reagiranno, ma la coerenza insegna loro che i limiti non sono negoziabili. Se si dice: "Non si picchia", ma poi si permette di picchiare qualche volta, i bambini imparano che le regole possono essere ignorate.

✅ Ripetete il limite con calma. "Non ti permetto di colpire. Se sei arrabbiato, troviamo un altro modo per esprimerlo".

✅ Usate conseguenze naturali. "Se lanci il giocattolo, per ora lo metto via".


4) Riprovare invece che punire: invece delle punizioni, usate le ripetizioni per aiutare i bambini a imparare un comportamento.

❌ "Smettila di urlare!"

✅ "Riproviamo con voce calma".

❌ "Chiedi scusa adesso!"

✅ "Come possiamo rimediare?".



 
 
 

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