Can anyone explain why we are all now so damn dissatisfied with our existence? Raise your hand if you, of all the aspects of your life, would not like to change at least one: work, interpersonal relationships, physical appearance, psychological well-being, health. Why does everything have to be so damn difficult? Because, in the end, even figuring out which aspects of our lives we really want to change is extremely problematic, and sometimes we feel we are risking too much just by trying.
To make things a little easier, we can apply some strategies:
- Remember to breathe and stay aware: it sounds trivial but it is not. How many times do we do things on autopilot and arrive at the end of the day feeling our heart in our throat, as if we had been holding our breath all day? As soon as we realise that we are doing something automatically, let's stop for a moment, focus on our breath, regularise it and become aware of what is happening in that moment. To change, we need to be aware of what is happening to us and how our body reacts to the different stimuli and situations we experience.
- Let us reserve some time to listen to ourselves: instead of constantly looking at what is happening around us, or what others are doing, especially thinking that they are doing something better and in a better way than we are, let us take ten minutes a day to sit or lie down in silence and meditate. Only in this way will we be able to get back in touch with our body and reconnect with it, listening to it and understanding what we really need, and then evaluate more clearly the aspects of our life that are not satisfying us.
- Do not apply resistance to change: every day life puts choices in front of us and we tend to often choose what will allow us to stay where we are so as not to upset our comfort zone. The truth is that we might really want to change, but often we do not even have the courage to take the small steps that can lead us to what we desire.
- Let us not be swayed by the judgement of others: often we do not appreciate what we have simply because it is others, or society itself, who make negative judgements about that particular aspect of our lives, influencing the view we have of it ourselves. Only by being aware of our emotions and our psycho-physical reactions to something can we really decide whether it needs to be changed or not.
- Make small steps: if we feel that an aspect of our life really needs to be changed, we come to the change through a strategy with daily goals, remembering to always maintain awareness of ourselves and our path, for example through guided journaling.
For the rest, let us always remember to be grateful for what we have, for who we are and for everything we feel, here and now.
IT: Qualcuno sa spiegarsi perché ormai siamo tutti maledettamente insoddisfatti della nostra esistenza? Alzi la mano chi, tra tutti gli aspetti della propria vita, non vorrebbe cambiarne almeno uno: lavoro, rapporti interpersonali, aspetto fisico, benessere psicologico, salute. Perché deve essere tutto così maledettamente difficile? Perché, alla fine, anche solo capire quali aspetti della nostra vita vogliamo veramente cambiare risulta estremamente problematico, e a volte ci sembra di rischiare troppo solo a provarci.
Per rendere le cose un pochino più semplici possiamo applicare alcune strategie:
Ricordiamoci di respirare e rimanere consapevoli: sembra banale ma non lo è. Quante volte facciamo le cose con il pilota automatico e arriviamo a fine giornata sentendo il cuore in gola, come se avessimo trattenuto il respiro per tutto il giorno? Appena ci rendiamo conto che stiamo facendo qualcosa in automatico, fermiamoci un attimo, concentriamoci sul nostro respiro, regolarizziamolo e prendiamo consapevolezza di ciò che sta accadendo in quell’attimo. Per cambiare bisogna essere consapevoli di ciò che ci sta succedendo e di come il nostro corpo reagisce ai diversi stimoli e alle varie situazioni che viviamo.
Ritagliamoci del tempo per ascoltarci: invece di guardare continuamente ciò che succede attorno a noi, o ciò che stanno facendo gli altri, soprattutto pensando che stiano facendo qualcosa di migliore e in modo migliore di noi, prendiamoci dieci minuti al giorno per sederci o stenderci in silenzio e meditare. Solo così potremo rientrare in possesso del nostro corpo e e riconnetterci con esso, ascoltandolo e capendo ciò di cui abbiamo realmente bisogno, per poi valutare con maggior chiarezza gli aspetti della nostra vita che non ci soddisfano.
Non applichiamo resistenza al cambiamento: quotidianamente la vita ci pone davanti delle scelte e noi tendiamo a scegliere spesso ciò che ci permettere di restare dove siamo per non sconvolgere la nostra zona di comfort. La verità è che vorremmo magari davvero cambiare ma spesso non abbiamo neanche il coraggio di compiere i piccoli passi che possono condurci verso ciò a cui auspichiamo.
Non lasciamoci influenzare dal giudizio altrui: spesso non apprezziamo ciò che abbiamo semplicemente perché sono altri, o la società stessa, ad esprimere giudizi negativi su quel determinato aspetto della nostra vita, influenzando la visione che ne abbiamo noi stessi. Solo essendo consapevoli delle nostre emozioni e delle nostre reazioni psico-fisiche a qualcosa possiamo davvero decidere se va cambiata o meno.
Si cambia a piccoli passi: se sentiamo che un aspetto della nostra vita necessita davvero di essere modificato, giungiamo al cambiamento tramite una strategia che prevede obiettivi giornalieri, ricordandoci di mantenenere sempre la consapevolezza riguardo noi stessi ed il nostro percorso, per esempio tramite l’utilizzo di un journaling guidato.
Per il resto ricordiamoci sempre di essere grati per ciò che abbiamo, per ciò che siamo e per tutto ciò che proviamo, qui ed ora.
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